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2010: incontro  metodologico con le famiglie


Marzo 2010

Il dialogo tra famiglie e Capi scout è il presupposto necessario per costruire una collaborazione reciproca. Non è un lavoro sempre facile. Talvolta i Capi danno per scontato che i genitori capiscano al volo il senso delle attività, il loro fine, lo spirito scout; a volte la tentazione è quella di spiegare il metodo che adottiamo, nello stesso modo in cui è stato spiegato a noi. Quanto più sono ponderate e significative le iniziative che vengono proposte, tanto più suscitano una reazione nelle famiglie: ogni azione, ogni iniziativa fatta con i nostri ragazzi dà inevitabilmente inizio ad un confronto sul senso delle cose.


L’iniziativa …

Ecco allora la necessità di trovare spazio e tempo perché famiglie e Gruppo Villorba 1° si confrontino e si scoprano a vicenda, sempre meglio. Ecco pertanto l’idea di organizzare per domenica 7 marzo 2010, a Villorba, una mattinata dedicata a due tematiche a scelta, con l’aiuto di due Capi esperti. La giornata inizierà con la messa delle 8.30, per poi proseguire con la suddivisione dei genitori in due gruppi distinti.


  1. IL METODO SCOUT: QUESTO SCONOSCIUTO …

Un approfondimento riguarderà i principali strumenti usati nelle tre branche per accompagnare il ragazzo nella sua crescita. Il metodo educativo scout ha lo scopo, infatti, di garantire al ragazzo/a nella sua specifica dimensione, una progressione armonica attraverso:

  • venire incontro alle necessità dei ragazzi attraverso il gioco fantastico (lupetti), l’avventura (esploratori), il contatto con la realtà della vita (rovers);

  • creare per loro l’ambiente adatto attraverso la famiglia felice (lupetti), la squadriglia (esploratori), la comunità (rovers);

  • offrire in detti ambienti simpatia e fiducia;

  • chiamare i ragazzi ad assumersi, progressivamente, responsabilità;

  • dare ai ragazzi la possibilità di acquisire abilità manuali, sviluppare i sensi, conoscere le potenzialità del corpo, esprimere sé stessi e le loro emozioni;

  • offrire al ragazzo un contatto con la natura e con Dio.

  • garantire i predetti fini all’interno del Gruppo scout, cellula educativa dell’Associazione, attraverso il servizio dei Capi Unità e la guida di Capi esperti.


Altri spunti ed altri chiarimenti all’interno della chiacchierata del 7 marzo …


  1. (RI)SCOPRIRE IL CAPO SCOUT: L’EDUCATORE DI MIO FIGLIO


In nome di che cosa uomini adulti e giovani-adulti (i Capi appunto) entrano nel mondo dei ragazzi???

Con questa seconda chiacchierata proveremo a soffermarci sul valore della presenza dell’educatore all’interno delle varie Unità scout. La loro formazione, la loro preparazione, i limiti ed i confini all’interno dei quali devono stare i Capi ed i genitori. Scopriremo quanto importanti siano per la vita dei ragazzi, quante energie e quanta fatica sono necessarie per presentarsi come modelli. Capiremo forse i limiti e le incertezze dei Capi, ma non possiamo dimenticare la generosità e l’amore che questi giovanotti regalano ogni settimana a tutti i ragazzi del nostro Gruppo.


Altri spunti ed altri chiarimenti all’interno della chiacchierata del 7 marzo …



A tutti l’invito di non mancare a questo prezioso momento di confronto. Al termine della mattinata, saremo tutti più consapevoli del nostro ruolo e, forse, avremo fatto un grande regalo ai nostri ragazzi!!

 
 
 
 
 
 
 
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