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Una Sorgente di Vita per Jacopo

 
Da quando Jacopo se n’é andato i parenti, gli amici e i conoscenti hanno creato attorno alla famiglia tanta solidarietà e un grande circuito di affetto.
L’iniziativa che riportiamo di seguito é un esempio di questo atteggiamento.
Da diversi anni Padre Giorgio, un missionario francescano, lavora per salvare da una terribile forma di lebbra i bambini africani. La malattia li colpisce quando giocano su pozze d’acqua stagnante infetta.
Un gruppo di volontari trevigiani ha attivato un programma di collaborazione con Padre Giorgio, aiutandolo nelle sue iniziative. Partecipano alla realizzazione di interventi fondamentali per la sopravvivenza e la salute della popolazione inviando fondi.
In pochissimi anni sono stati realizzati dieci pozzi d’acqua, riducendo sensibilmente i contagi.
L’ultimo di questi pozzi é arrivato quattro mesi fa grazie ad alcuni amici della famiglia Ceneda.
Racconta uno di loro: “Attingere acqua pulita dal pozzo che porta il nome di Jacopo é un bel modo per ricordarlo. Ho esposto la nostra idea alla madre e ci siamo messi all’opera”.
Ora i numerosi bambini di un piccolo villaggio in Ghana attingono acqua da questo pozzo e giocano con il sorriso sulle labbra, su pozze d’acqua pulita.
Davanti a questa opera c’é un cartello che riporta la seguente scritta:

IN MEMORY OF
JACOPO CENEDA
 A YOUNG MAN WHO ALWAYS
LIVES IN OUR HEARTS AND
MINDS
(17.09.1992-04.01 2009)

“In memoria di Jacopo Ceneda, un ragazzo che vivrà sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti”.
E ricorda il 4 gennaio, quando Jacopo perse la vita durante un’uscita con il suo gruppo Scout, lungo il sentiero 488, sopra Ospitale di Cadore.

Il pozzo é in questo luogo uno strumento per diffondere aiuto e preziosa acqua a tante persone bisognose e diventa una testimonianza di amore e di generosità.
E’ un’iniziativa che rispecchia perfettamente lo spirito di Jacopo e tutto l’affetto che sapeva dare agli altri. Diventa un gesto che emoziona e arricchisce la nostra fede.
A questa acqua ora si sta abbeverando anche lui e per noi é una sorgente continua di vita.

La famiglia Ceneda esprime un profondo ringraziamento a Padre Giorgio e ai volontari di Treviso.                       

4 gennaio 2010

 
 
 
 
 
 
 
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